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Comunicati stampa / Marzo 2021

Riqualificare il capitale umano per vincere le nuove sfide del mercato del lavoro

Venezia, 2 marzo 2021 – La riqualificazione del capitale umano è tra i principali strumenti a disposizione delle imprese per affrontare le sfide imposte dal mercato del lavoro. Questa la sintesi di quanto emerso dal webinar organizzato da Confindustria Venezia, in collaborazione con Umana SpA, sulle politiche attive.

L’avvento della pandemia ha determinato una forte crisi dell’occupazione, al momento calmierata dall’ampio ricorso alla cassa integrazione Covid-19. In questo contesto, il tema delle politiche del lavoro assume fondamentale importanza.

In Italia ogni anno sono destinate a tali misure ingenti risorse, in larga parte spese per finanziare forme di sostegno al reddito. Nella convinzione che il ricorso ai sussidi debba avere un carattere temporaneo, Confindustria ha elaborato una proposta complessiva che include la riforma degli ammortizzatori sociali e punta sulle politiche attive. Il documento incoraggia la ricollocazione delle persone disoccupate, anche attraverso il coinvolgimento delle Agenzie per il Lavoro. Ad un modello simile ha fatto riferimento anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che nel suo discorso programmatico al Senato ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare gli interventi rivolti alla riqualificazione del capitale umano.

“Le conseguenze della pandemia sono drammatiche dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Al tempo stesso questo terribile evento rappresenta una opportunità, quella di imprimere una accelerazione al processo di cambiamento intrapreso dalle imprese con il rivoluzionario progetto “Industria 4.0”. La necessità di apportare correttivi agli strumenti di politica attiva e passiva del lavoro, che era già forte e presente prima della pandemia, con l’emergenza Coronavirus diventa ancora più urgente ed imprescindibile. Bisogna ripensare, in generale, ai nostri modelli ed evidenziare, in particolare, l’esigenza di riconvertire profili professionali in modo da soddisfare i fabbisogni del mondo produttivo, molto spesso inappagati. È questa la grande sfida che la nostra Società è chiamata ad affrontare nell’immediato futuro” dichiara Luca Fabbri Vicepresidente di Confindustria Venezia.

“Questo è il tempo dei grandi cambiamenti che investiranno il mondo delle aziende e del lavoro, ed alcuni fra questi saranno epocali ed irreversibili. La formazione riveste e rivestirà sempre di più un ruolo centrale, la vera chiave della rigenerazione professionale, ma prima, per agire in modo efficace, è importante dedicare tempo e risorse per comprendere e valutare quali siano i gap da colmare nelle persone. Solo così si potrà erogare una formazione efficace alle persone in ragione della loro occupabilità. L’assessment e la formazione, dunque, sono le prime azioni di Politica

Attiva del Lavoro, strumenti indispensabili in questa fase delicata dell’economia e del mercato del lavoro. Per molti sarà fondamentale ripensare al proprio percorso, sapersi reinventare, sviluppare o coltivare nuove abilità e nuove competenze per ricoprire ruoli differenti da quelli di partenza. La flessibilità rimane insomma la chiave per poter gestire anche il prossimo futuro, un futuro di cui non si conoscono ancora i contorni” afferma Maria Raffaella Caprioglio componente del Tavolo tecnico nazionale Confindustria, Relazioni Industriali e Welfare.

“Con i percorsi di outplacement – dichiara Fulvio D’Alvia Direttore Generale di 4.Manager – si attua una strategia win win conveniente per il manager che può intercettare nuove opportunità, per l’impresa in termini di Responsabilità sociale, di Reputation e relazioni industriali, ma specialmente per il sistema produttivo del territorio che non vede depauperato il patrimonio di competenze manageriali faticosamente costruito nel tempo”.


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