28 01/22
Anicrin: la persona al centro
Valorizzare le persone e il loro benessere in azienda. È la strada che ha scelto Anicrin, impresa di Scorzè (Ve) leader nel settore dello stampaggio di materiale plastico per il settore medicale e diagnostico.
Con un fatturato di 4 milioni di euro e 20 dipendenti nel 2021, l’azienda ha visto la svolta – nell’estate del 2020 in piena pandemia – con l’acquisizione degli asset da parte del gruppo iMilani di Rosà (VI). “Grazie all’introduzione del sistema MES, Anicrin ha abbracciato la rivoluzione digitale Industry 4.0. La tecnologia è a servizio delle risorse, sempre più specializzate, che operano in produzione. L’obiettivo, in sostanza, è quello di passare dal concetto di manodopera a quello di menti d’opera” dichiara l’Amministratore Unico Enzo Bonato.
Nel frattempo, l’impresa ha avviato un percorso di prevenzione e benessere fisico a favore dei dipendenti al quale ha aderito la totalità dei lavoratori. Attraverso il coinvolgimento dell’Associazione Oncologica “San Bassiano” di Bassano del Grappa (VI), è stata avviata una campagna di prevenzione al tumore al seno e ai testicoli. I professionisti della Onlus – due infermieri dei reparti oncologici e una psicologa – hanno insegnato le tecniche di autopalpazione, al fine di monitorare l’insorgere di eventuali noduli.

Enzo Bonato, Amministratore Unico di Anicrin.
Una seconda iniziativa ha visto la creazione di una clinica mobile: un camper adibito a studio di fisioterapia. Al primo incontro, durante il quale è stato presentato il progetto, ha fatto seguito un sopralluogo in azienda per osservare le postazioni di lavoro e un’attività di screening. La fase conclusiva ha visto quattro incontri di fisioterapia di 45-50 minuti per dipendente.
“Attraverso questi progetti, abbiamo voluto valorizzare il capitale umano. È semplice investire in un nuovo macchinario, ma la vera e insostituibile risorsa di un’impresa sono le persone – afferma Bonato –. I nostri collaboratori hanno molto apprezzato il fatto di essere stati considerati innanzitutto come persone, in secondo luogo come donne e uomini capaci di creare valore aggiunto”. (V.M.)