15 04/22
Conflitto Russia-Ucraina, l’impatto sulle aziende di Venezia e Rovigo
Gli effetti della crisi causata dal conflitto in Ucraina hanno un impatto profondo e trasversale sul tessuto economico italiano, indipendentemente dalla presenza di legami diretti delle imprese con i Paesi coinvolti. È quanto emerso dall’indagine rapida sugli effetti economici della guerra condotta da Confindustria, dal 15 al 23 marzo scorsi, presso le associate.
A Venezia e Rovigo, rappresentate da un campione di 57 aziende, i principali problemi determinati dalla guerra risultano l’aumento del costo dell’energia (93%), delle materie prime (89,5%), le difficoltà di approvvigionamento (75,4%) e il rincaro dei semilavorati (54,4%). Una situazione che ha indotto il 15,8% delle imprese intervistate a ridurre la produzione, nella maggior parte dei casi fino al 20%. Per quanto riguarda le aziende che ancora non hanno rallentato la propria attività, oltre la metà ha dichiarato di poter continuare senza interruzioni fino a 4-12 mesi.
Per far fronte alle attuali difficoltà, l’88% degli imprenditori sta attuando una revisione dei prezzi, molti stanno ricercando nuovi mercati di approvvigionamento (46%) e finanziamenti agevolati (33%).
Allegati: