17 09/21
Continua il recupero dell’economia italiana. Contagi e materie prime i fattori di incertezza
Continua il recupero dell’economia italiana. Dopo il rimbalzo del 2° trimestre (+2,7%), nel 3° i principali indicatori reggono nonostante gli effetti della scarsità di alcune materie prime, semilavorati e la ripresa dei contagi. Per il 4° trimestre rimane l’incertezza legata agli sviluppi dell’epidemia. Il 2021, ad ogni modo, potrebbe chiudersi con un recupero vicino al +6,0%. È quanto emerge dalla Congiuntura Flash diffusa dal Centro Studi di Confindustria.
I consumi privati, come atteso, sono ripartiti nel 2° trimestre (+12 miliardi, pari a +5,0%), trascinati dalla spesa in servizi. Le attese per il 3° sono di ulteriore risalita. Prosegue solida, nel frattempo, la dinamica degli investimenti dopo un +2,4% primaverile che li ha portati oltre i valori pre-crisi.
L’industria cede il passo ai servizi nel trainare la crescita, come dimostrano gli indici PMI (industria da 62,3 a maggio a 60,9 in agosto e servizi da 53,1 a 58,0). La produzione industriale, che nel 1° trimestre era aumentata del +1,5%, nel 2° trimestre ha segnato un +1,2%. Il 3° trimestre è partito a ritmo minore: in luglio si è avuto un +0,8% e la variazione acquisita per il trimestre è +0,9%.
Sul fronte degli scambi esteri, l’export è tornato a crescere a giugno (+0,4%), consolidandosi sopra i livelli pre-crisi (+0,7%) con un recupero eterogeno tra settori e mercati. Nel 2° trimestre 2021 (rispetto al 2019) hanno dimostrato una robusta crescita i prodotti in metallo, gli alimentari, gli elettronici-ottici. In calo farmaceutico e tessile-abbigliamento. In forte espansione le vendite verso Cina, Paesi Bassi, Belgio e Germania, negative verso India, Giappone, OPEC e Asean.
Le prospettive per il 3° trimestre sono incerte, a giudicare dagli ordini manifatturieri esteri. Il PMI segnala un’espansione, nei mesi di luglio-agosto sono lievemente calati i giudizi delle imprese. Una situazione che riflette la minor espansione del commercio mondiale che, dopo essere tornato a crescere a giugno (+0,5%), vede un rallentamento in estate segnalato dal PMI globale.