22 10/21
Il Pil italiano 2021 in crescita oltre le attese: +6,1 la stima CSC
Il Pil italiano nel 2021 crescerà maggiormente rispetto alle attese. È quanto prevede il Centro Studi Confindustria, che stima un incremento del +6,1% (2 punti in più rispetto alle stime di aprile) dovuto al rallentamento della pandemia. L’economia italiana tornerà dunque a superare i livelli pre-crisi già nella prima metà del 2022. La crescita del Prodotto Interno Lordo nel 2022 avverrà con ritmo trimestrale più elevato rispetto al passato, grazie agli effetti benefici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Due “passaggi di testimone” – così li ha definiti il CSC – contraddistinguono la ripartenza. Da un lato i consumi stanno subentrando all’export come traino della risalita, ponendosi al fianco degli investimenti, dall’altro i servizi, in recupero nella seconda parte del 2021 e nel 2022, stanno diventando più dinamici rispetto all’industria. Le esportazioni italiane, ad ogni modo, torneranno già quest’anno sul sentiero di espansione pre-crisi crescendo del 12,4% nel 2021 e di un ulteriore 7,7% nel 2022.
A spingere la ripresa italiana, nel frattempo, sono gli investimenti. Fino ad ora, il contributo prevalente è venuto dal settore delle costruzioni, che ha visto incentivi sulle ristrutturazioni e dagli investimenti pubblici. Nel 2022 è prevista una risalita del 17,7%, ben oltre il livello pre-crisi.
Quanto all’industria, nella prima metà del 2021 la produzione è salita gradualmente. Più di recente, però, l’attività e anche la fiducia delle imprese hanno registrato una leggera attenuazione, ostacolata anche dall’insufficienza di materiali che è diventata un fattore di crescente ostacolo alla produzione. A ciò si aggiunge l’aumento dei prezzi delle commodity che, da fine 2020, riguarderanno tutte le economie occidentali, importatrici di materie prime e a vocazione manifatturiera.
Nel frattempo, il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi invoca “una manovra di bilancio che, nel rispetto del sentiero di riduzione del debito pubblico, accompagni il Paese verso l’uscita dalla crisi economico-sociale legata alla pandemia, attraverso una progressiva uscita dalle misure emergenziali”. Una legge di bilancio che preveda “risorse per sostenere la transizione energetica ed ambientale” e “per attuare le riforme strutturali che rappresentano la chiave per irrobustire in modo duraturo il potenziale di crescita del paese” e che, “nello spirito del messaggio lanciato dal Presidente del Consiglio Draghi” all’assemblea degli industriali, non preveda “nuove tasse”. (V.M.)