14 08/20
Industria 4.0, CSC: favorita crescita occupazionale di 7 punti percentuali
Aumenta il numero degli occupati grazie agli investimenti agevolati in tecnologie 4.0. Si stima che l’investimento agevolato abbia generato, per le aziende che lo hanno effettuato, una crescita aggiuntiva dell’occupazione di 7 punti percentuali tra fine 2016 e marzo 2019.
Una recente ricerca del Centro Studi Confindustria e della Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha analizzato l’utilizzo dell’iper-ammortamento nel suo primo anno di introduzione e i suoi effetti occupazionali per le imprese beneficiarie. Il contributo pubblico all’acquisto di beni strumentali incorporanti tecnologie digitali avanzate è una delle principali leve di politica industriale con cui il Governo italiano, dal 2017, sostiene la trasformazione del sistema produttivo nazionale verso il paradigma tecnologico noto come Industria 4.0. Fino al 2019 l’agevolazione ha assunto la forma di iper-ammortamento a fini fiscali del valore dell’investimento effettuato, mentre da gennaio 2020 si è tramutata in credito d’imposta.
Il CSC stima che la misura fiscale abbia interessato circa sette miliardi di euro di investimenti in macchinari e attrezzatture industriali avanzate realizzati da società di capitali italiane. “Un ammontare considerevole, corrispondente all’8,5% degli investimenti privati medi annui in macchinari e attrezzature (esclusi autoveicoli) in Italia, il 16,0% se la quota è calcolata all’interno del manifatturiero” riporta la nota del Centro Studi Confindustria. “L’iper-ammortamento sui beni materiali nel 2017 – prosegue il CSC – è stato utilizzato in prevalenza da imprese di piccola e media dimensione (il 66,7% degli investimenti agevolati), appartenenti al settore manifatturiero (82,6%), e localizzate nel Nord Italia. La stragrande maggioranza delle imprese beneficiarie della misura (84,7%) non aveva mai effettuato investimenti in tecnologie 4.0 prima dell’introduzione dell’agevolazione fiscale”.
Anche la dinamica delle assunzioni nelle imprese beneficiarie dell’iper-ammortamento è stata migliore di quella che si sarebbe presumibilmente registrata in assenza degli investimenti agevolati: +3 punti percentuali in media mensile. Di contro, la dinamica delle cessazioni non risulta, in media, essere stata influenzata dalla decisione d’investimento.
L’effetto positivo sulle assunzioni si riscontra in tutte le classi dimensionali, dalle micro alle grandi imprese. L’impatto rispetto allo scenario senza investimenti in tecnologie digitali è particolarmente rilevante per queste ultime: +10,9 punti percentuali. A livello geografico, l’effetto si registra sia tra le aziende con sede nel Nord Italia sia per quelle del Meridione. Per queste si stima l’effetto maggiore: + 4,0 punti percentuali. A beneficiare delle maggiori assunzioni sono stati soprattutto i giovani (+2,6 p.p. tra quelli sotto i 35 anni) ma l’effetto occupazionale è positivo e significativo anche per i lavoratori più anziani. Rispetto a quanto si sarebbe verificato in assenza di investimenti in tecnologie 4.0, si sono infatti registrate sia maggiori assunzioni (+1,3 p.p tra quelli sopra i 35 anni) sia minori cessazioni di lavoro (-1,0 p.p.).
In allegato la nota dal CSC.
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