05 02/21
La via per la sostenibilità ambientale di Agricola Lusia: biogas dagli scarti di produzione e sempre più imballi riciclabili
La sostenibilità è tra i principali valori di Agricola Lusia. L’impresa, specializzata nell’approvvigionamento, nel confezionamento e nella distribuzione di agrumi, ha sede a Lusia (Ro) in uno stabilimento di oltre 4.000 mq e impiega 70 addetti.
L’economia circolare è centrale nelle strategie aziendali. Negli ultimi cinque anni l’attenzione all’ambiente ha riguardato tutte le fasi di creazione del valore e ha favorito lo sviluppo di progetti specifici che stanno portando notevoli risultati.
Nella foto, l’impianto fotovoltaico installato.
“Tra i principali obiettivi raggiunti, la riduzione degli scarti organici di produzione, che gestiamo come sottoprodotti per conferirli ad impianti che generano biogas. In questo modo abbiamo evitato che oltre 3.000 tonnellate di rifiuti finissero in discarica, raggiungendo così un doppio risultato positivo” afferma Nicola Modica, manager di Agricola Lusia e responsabile del progetto.
Nella foto, il manager Nicola Modica.
Per quanto riguarda lo smaltimento degli imballaggi dei prodotti in arrivo, l’azienda ha curato la differenziazione in magazzino, per recuperare il maggior quantitativo possibile di materiale riciclabile (carta e legno) limitando al massimo i rifiuti indifferenziati, che impattano negativamente sull’ambiente e presentano elevati costi di smaltimento.
L’impresa ha poi deciso di puntare sugli imballi secondari in plastica a rendere, quali IFCO e CPR, per il confezionamento e il trasporto dei prodotti concepiti per essere condivisi e riutilizzati.
“Dai primi mesi del 2021 – afferma Nicola Modica -, ci stiamo inoltre occupando degli imballaggi primari. Abbiamo elaborato un progetto per la realizzazione di nuove retine, riducendo di oltre il 30% l’impiego di plastica e aumentando l’uso di carta proveniente da foreste coltivate in modo ecosostenibile. Stiamo inoltre lavorando per la creazione di una confezione compostabile al 100%”.
La particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e alle energie rinnovabili ha inoltre incoraggiato, nel 2019, la realizzazione di un impianto fotovoltaico composto da 1.738 pannelli che occupano una superficie di 3.000 metri quadri. Con una potenza di 564,00 kWp può produrre più di 600.000 Kwh in 12 mesi, circa la metà del fabbisogno aziendale. Grazie a questo investimento, l’impresa ha stimato un risparmio annuo di circa 305 tonnellate di anidride carbonica, 464 Kg di anidride solforosa e quasi 21 Kg di polveri, evitando l’abbattimento di oltre 2.300 alberi.
L’impegno di Agricola Lusia nell’ambito della sostenibilità prosegue con l’adesione al progetto di SUM Servizi Unindustria Multiutilities SpA. L’iniziativa prevede la certificazione “Greener” per le aziende che decidono di approvvigionarsi esclusivamente di energia da fonti rinnovabili.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati fino ad ora raggiunti, sia per l’impatto positivo sull’ambiente, sia per quello finanziario – commenta il titolare Daniele Campagnaro –. Dopo i considerevoli investimenti effettuati, stiamo anche registrando buone ricadute dal punto di vista economico. Come spesso dico ai miei collaboratori, l’ecologia è amica del profitto. Quando si parla di sostenibilità – conclude – la visione deve essere ampia, altrimenti gli sforzi potrebbero rivelarsi vani. Grazie alla preziosa attività di Confindustria Venezia Rovigo stiamo cercando di coinvolgere altre aziende del territorio in cui operiamo, per proporre la creazione di una o più reti d’impresa. Così facendo, raggiungeremo una massa critica tale da incoraggiare gli investimenti necessari alla realizzazione di impianti di produzione di biogas e biometano utilizzando i cosiddetti sottoprodotti, gli scarti di produzione che possono essere gestiti come beni e non come rifiuti”. (V.M.)
Nella foto, il titolare Daniele Campagnaro.