05 08/22
Politecnico Calzaturiero, rinnovato il Consiglio di Amministrazione. Il Presidente Franco Ballin: “Si apre una nuova fase per il nostro Istituto”
“Guardiamo al futuro con ottimismo perché, da oggi, si apre una nuova fase per il nostro Politecnico”. Con queste parole Franco Ballin, confermato alla guida del Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta, commenta l’esito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2022-2024.
L’Assemblea Ordinaria dei Consorziati, riunitasi nella sede di Vigonza (Pd), ha nominato Presidente Franco Ballin, Vicepresidente Siro Badon, Amministratore Delegato Antonio Passuello.
I componenti il Consiglio di Amministrazione sono: Giuseppe Baiardo, Francesco Ballin, Gilberto Ballin, Andrea Barbato, Roberto Barina, Pietro Bozzolan, Raffaele Grazia, Paola Mainardi, Matteo Martignon, Alberto Masenadore, Daniele Salmaso. Il Collegio Sindacale è composto da: Daniela Falconi, Flavio Simonato, Luigi Vianello (Sindaci effettivi), Stefano Morelli e Alessandro Villa (Sindaci supplenti).
“Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, si apre una nuova fase per il Politecnico Calzaturiero – afferma il Presidente Franco Ballin –. Ora possiamo contare su tutti i presupposti necessari per guardare al futuro con fiducia. Attraverso il coinvolgimento degli imprenditori calzaturieri, stiamo ponendo le basi per rendere sempre più centrale il ruolo del nostro Istituto. Non dimentichiamo che il Politecnico forma o aggiorna ogni anno almeno milletrecento lavoratori del comparto”.
“La scommessa di noi ‘scarpari’ è di riuscire a dare supporto e nuove idee al Politecnico Calzaturiero, da sempre hub di formazione e innovazione del distretto. Per questo io ed altri colleghi abbiamo accettato di entrare nel CdA – dichiara Matteo Martignon –. Abbiamo perso un’intera generazione di giovani, che non considerano il nostro settore come possibile area di sbocco occupazionale. La domanda di manodopera da parte delle aziende, pertanto, è sempre più elevata. In tale scenario, siamo chiamati ad affrontare due sfide: innanzitutto rendere appetibile agli occhi dei giovani un impiego nel comparto calzaturiero e, di conseguenza, promuovere il Politecnico come possibile percorso di studi. In secondo luogo, dobbiamo riuscire ad avvicinare le attività dell’Istituto ai reali fabbisogni professionali delle imprese”.