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Secondo Forum Trilaterale per l’Impresa: da Carlo Bonomi, Geoffroy Roux de Bézieux e Dieter Kempf un appello per uscire dalla crisi

Si è svolto giovedì 5 novembre il secondo Forum Trilaterale per l’Impresa. Geoffroy Roux de Bézieux, Presidente del Medef, Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria e Dieter Kempf, Presidente della BDI hanno lanciato un appello per l’avvio di progetti congiunti per la ripresa. Sei le proposte per promuovere solidarietà, crescita green e digitalizzazione attraverso investimenti pubblici e privati.

"Esprimiamo seria preoccupazione nei confronti delle conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia – riporta la nota congiunta -. La seconda ondata della crisi Coronavirus ha prodotto un nuovo shock sulla sanità pubblica, sul benessere sociale e sulle attività economiche dei nostri paesi. Sono necessarie decisioni forti, urgenti e coordinate anche per affrontare sfide collaterali come, ad esempio, la lotta contro la povertà. Oggi, lanciamo un appello ai nostri governi affinché stabiliscano progetti comuni per la ripresa che promuovano la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione, attraverso investimenti sia pubblici che privati. Inoltre, sollecitiamo i nostri leader politici affinché implementino urgentemente tutti gli elementi del pacchetto europeo per la ripresa e la resilienza al fine di ridurre la situazione di incertezza per le imprese".

All’Unione Europea chiedono di rafforzare la cooperazione tra gli Stati nel campo delle politiche sanitarie, per stabilire criteri comuni atti a valutare la situazione pandemica, regole comuni ai confini e rafforzare la cooperazione ospedaliera per il trattamento dei pazienti e la ricerca nel campo dei vaccini e dei trattamenti medici. Secondo i tre Presidenti l’UE dovrebbe assicurare, in coordinamento con gli Stati membri e con la Banca centrale europea, solidarietà tra i Paesi europei, affinché nessuno venga lasciato dietro. Dovrebbe inoltre coordinare le regole sui viaggi e la circolazione di beni e servizi, in modo da garantire il corretto funzionamento del mercato unico, le condizioni per una concorrenza leale e la protezione delle catene di produzione europee, il tutto all’interno di un quadro sanitario stabile.

"La seconda ondata della crisi Coronavirus ha dichiarato Geoffroy Roux de Bézieux – sta colpendo nuovamente e duramente i nostri paesi. Le nostre imprese continueranno ad assumersi le loro responsabilità. Continueranno a sviluppare misure serie per prevenire la diffusione del virus nei luoghi di lavoro, proteggendo lavoratori e clienti, così come continueranno a limitare l’impatto economico della pandemia, preservando i posti di lavoro. Ma la crisi verosimilmente sarà ancora lunga. Chiediamo che i nostri governi implementino un sistema di regole chiaro e comprensibile che assicuri la tutela della salute dei cittadini, consentendo allo stesso tempo di mantenere il lavoro e i consumi. Una restrizione troppo severa delle nostre attività farebbe correre un duplice rischio ai nostri paesi: economico-sociale, a danno dei più vulnerabili, e fiscale, compromettendo l’efficienza dei nostri servizi di assistenza sanitaria. Deve essere fatto il possibile per preservare il tessuto produttivo. È imperativo, pertanto, che le attività economiche, la produzione e il commercio al dettaglio, così come le scuole, rimangano aperte.”

“La pandemia di COVID-19 potrà anche finire nei prossimi mesi, ma l’impatto che ha già lasciato e che lascerà sulle nostre economie e sull’occupazione durerà per anni – ha sottolineato Carlo Bonomi –. La priorità deve essere ripristinare la fiducia e rilanciare le attività economiche il prima possibile. Chiediamo ai nostri governi di presentare Piani di Ripresa e Resilienza solidi, che includano programmi ambiziosi di riforme e di investimenti, in particolare in grandi progetti integrati, europei e nazionali. Sono necessarie regole semplici e stabili per rendere questi programmi effettivi. Un quadro europeo sugli aiuti di Stato flessibile, che permetta agli Stati membri di supportare e finanziare la ripresa a livello nazionale è assolutamente necessario”.

“È arrivato il momento di avviare quei grandi progetti di investimento che possono generare crescita e trasformazione nei prossimi anni – secondo Dieter Kempf –. Un coordinamento stretto tra Italia, Francia e Germania su obiettivi comuni, come una transizione energetica rapida e la promozione della sovranità digitale in Europa, può essere il punto di partenza. Stabilire un mercato europeo integrato per l’idrogeno deve essere una priorità. In aggiunta, l’UE deve unire le forze per rendere la nuova federazione europea dei cloud un successo. Esprimiamo il nostro forte sostegno alla creazione di nuovi IPCEI su idrogeno, microelettronica e sulle altre catene strategiche del valore identificate dalla Commissione europea.”

"BDI, Confindustria e MEDEF, anche in seno a BusinessEurope – conclude la nota – continueranno a lavorare insieme con il fine di contribuire alla definizione di politiche e misure, nazionali ed europee, che stimolino l’economia europea e difendano la competitività delle nostre imprese a livello globale".


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