29 11/19

TOP 500, fatturati a passo di carica

Si è svolta ieri la presentazione del rapporto TOP 500: fatturati, bilanci, imprenditori di Venezia e Rovigo a confronto nella sede di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, a Marghera. Hanno partecipato alla tavola rotonda, moderata da Paolo Possamai, Paolo Ambrosini AD Zhermack, Paolo Grossi AD Eni Rewind, Rinaldo Invernizzi Presidente Barovier&Toso, Ilaria Turatti Presidente Turatti Pacific e Area Sales Manager for Asean Countries.

“Nel corso del 2018 l’economia veneziana, come rappresentata dalle Top 500 della provincia, ha nuovamente confermato il trend di crescita degli ultimi anni – riporta l’inserto Nordest Economia -. Dall’analisi dei bilanci emerge la fotografia di un territorio che consolida la crescita del fatturato e della propria posizione patrimoniale, confermando sostanzialmente il livello dei propri margini operativi, ma con un maggiore ricorso al finanziamento bancario. Il valore complessivo dei ricavi si attesta intorno ai 21,9 miliardi, in crescita del + 7,1% rispetto all’omogeneo dato aggregato del 2017; crescita diffusa, visto che il circa il 71% delle aziende mostra un segno positivo. L’Ebitda aggregato delle Top 500 è pari a 2,1 miliardi, in crescita del +3,2% rispetto a12017, mentre il valore medio del margine in rapporto ai ricavi scende al 9,5%, rispetto al 9,9% dell’esercizio precedente. Tale modesta contrazione trova spiegazione nel fatto che i ricavi sono cresciuti in misura superiore (+ 7,1%) rispetto al corrispondente aumento dell’Ebitda (+3,2%). Da un lato, il numero delle aziende che sono state in grado di migliorare la marginalità è decisamente più contenuto, rispetto a quelle che hanno aumentato i ricavi (57%, contro il citato 71%). Dall’altro, il 25% delle Top 500 ha sperimentato una crescita di ricavi insieme ad una contrazione dell’Ebitda”.

Il Presidente di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo Vincenzo Marinese, intervistato da Paolo Possamai, direttore la Nuova di Venezia e Mestre, ha commentato: “Dobbiamo lanciare un patto per il territorio. I territori, se si aggregano, rappresentano delle eccellenze. Oggi mancano politiche a favore dell’impresa e non possiamo più chiedere contributi, perché il nostro debito pubblico non ce lo consente. La Zona Economica Speciale sarà inserita nella legge di Bilancio, porterà agevolazioni e sburocratizzazione. Mi dispiace che qualcuno affermi che la Zes è una fake news. Bisogna avere visione e fare squadra. Se facciamo lobby, con una guida sistematica e una sapiente concertazione, insieme possiamo ottenere molto. Dobbiamo, però, dimostrare attaccamento all’impresa, che rappresenta un grande valore per il territorio”. Interpellato sul referendum per la separazione fra Venezia e Mestre ha aggiunto: “I grandi centri si aggregano, anche per attrarre investimenti. Avrebbe senso discutere della separazione fra Venezia e Mestre se ci fosse un progetto, che invece manca. Per questo motivo non ha senso dividere la città”.

Nella foto: Paolo Possamai, direttore la Nuova di Venezia e Mestre intervista Vincenzo Marinese, Presidente Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo


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