19 02/21

Traiettorie europee, sfide per l’Italia: è online l’ultimo numero della Rivista di Politica Economica del Centro Studi Confindustria

È online sul sito di Confindustria l’ultimo numero della Rivista di Politica Economica del Centro Studi Confindustria “Traiettorie europee, sfide per l’Italia”.
 
La prima parte del volume è dedicata ad una disamina dello stato dell’Unione (europea) sotto il profilo delle relazioni geopolitiche globali, delle condizioni e delle strategie macroeconomiche, della partecipazione alle catene globali del valore prima e durante la pandemia, delle conseguenze sociopolitiche della polarizzazione geo-economica. Nella seconda parte, si considerano alcune delle direttrici principali delle politiche dell’UE (nell’ordine, la risposta fiscale dei governi alla crisi del Covid-19; le linee guida del piano Next Generation EU; le politiche di coesione territoriale), per evidenziare quali siano le loro caratteristiche e quali le sfide in particolare per il nostro Paese.

“Le radici storiche e culturali dell’Europa sono profonde e tuttavia vi sono pochi dubbi che l’Unione europea sia un esperimento, a differenza di quel che la storiografia dibatte nel caso degli Stati Uniti d’America – scrive nell’introduzione il direttore Stefano Manzocchi -. Nel caso dell’America, la teoria dell’esperimento storico degli Stati Uniti si confronta con l’ipotesi del destino ineluttabile di una Nazione eletta; i recenti avvenimenti della politica americana, peraltro, contribuiscono a rendere quel confronto drammaticamente attuale. Nel caso dell’Unione europea, l’esperimento nasce proprio in risposta alle derive novecentesche della mitologia delle Nazioni, con il logos di una costruzione progressiva, democratica e condivisa come antidoto alle scorciatoie tragiche del XX secolo”.

“Un esperimento è per sua natura esposto al confronto delle condizioni nelle quali si svolge, e dunque il 2020 sarà ricordato come un crocevia per l’Europa – prosegue -. L’anno si era aperto con l’insediamento della nuova Commissione ed il lancio del Green Deal, e si è chiuso con l’accordo sulla Brexit e l’arrivo dei vaccini contro il Covid-19. Nel mezzo, la più tragica pandemia e la più pesante recessione da molte generazioni. Se il 2021 verrà ricordato come l’anno del rilancio e dell’inizio di una fase di sviluppo, l’esperimento avrà funzionato in condizioni assai avverse, confermando la tesi di Jean Monnet che l’Unione europea: «sarà forgiata dalle sue crisi e sarà la somma delle soluzioni trovate per risolvere tali crisi»”.

“Questo volume della Rivista di Politica Economica – conclude Manzocchi vuole offrire al lettore una mappa, ampia ma certo non esaustiva, per orientarsi nelle trasformazioni impetuose che stanno caratterizzando questa epoca delle relazioni internazionali e delle dinamiche europee, partendo da quel che il 2020 ci lascia in eredità sotto i profili geopolitici, economici e sociali. I rapporti tra tecnologia e benessere, da una parte, e tra potere e consenso, dall’altra, stanno mutando con la rapidità tipica dei periodi di grande frattura storica, accompagnando sia il lento ma inesorabile declino dell’egemonia statunitense, sia il prorompere di sviluppi tecnico-scientifici che interrogano il senso stesso dell’esperienza e della società umana”.